— RIASSUNTO —
Questo è un breve articolo che affronta i problemi causati dalla scarsa conoscenza dell’ebraico, dell’aramaico e del greco da parte dei membri del Corpo Direttivo.
L’essere cristiano non richiede una particolare educazione secolare. Ma essere un traduttore della Bibbia richiede una profonda conoscenza dell’ebraico, dell’aramaico e del greco. Lo stesso vale per coloro che sono interpreti del testo della Bibbia. I membri del Corpo Direttivo affermano di essere nominati da Dio interpreti della Bibbia. Ciò richiederebbe che almeno uno di loro avesse un’intima conoscenza delle lingue bibliche. Ma questo non è il loro caso.
Un esempio di come la mancanza di conoscenza delle lingue bibliche da parte dei membri del CD porti fuori strada i Testimoni è la loro interpretazione delle azioni del re del nord in Daniele 11:26. Questo re è da loro identificato come l’impero tedesco nella prima guerra mondiale e la conclusione è che la profezia dice che l’impero tedesco sarebbe stato sconfitto. Tuttavia, questo si basa su una traduzione errata del versetto 26. Il testo ebraico dice esplicitamente che l’esercito del re del nord sarebbe stato il vincitore. Quindi, se il re del nord nel versetto 26 è l’impero tedesco, questo renderebbe quel versetto una falsa profezia.
Atti 4:13 dice: “Ora, quando videro la schiettezza di Pietro e Giovanni e si accorsero che erano uomini non istruiti e comuni, rimasero sbalorditi”. Sebbene gli apostoli non avessero frequentato le scuole rabbiniche, potevano leggere le Scritture in ebraico e aramaico e alcuni di loro capivano il greco. Poiché ai loro giorni solo le Scritture Ebraiche erano state completate, alcuni dei primi cristiani ricevettero in maniera miracolosa capacità di sapienza e conoscenza mediante lo spirito santo per poter insegnare ad altri. (1 Corinti 12:8) E poiché gli scrittori dei libri delle Scritture Greche Cristiane erano ‘ispirati dallo spirito santo’, non era richiesta loro un’istruzione speciale. (2 Pietro 1:21)
Le storie di vita dei membri del Corpo Direttivo mostrano che sono uomini comuni e non istruiti. Non vanno criticati per la mancanza di istruzione, perché diventare cristiani spirituali non dipende da una particolare educazione secolare, come vediamo nel caso di Pietro e Giovanni. Tuttavia, i membri del CD affermano di essere un gruppo incaricato da Dio di interpretare la Bibbia per tutti i servitori di Geova sulla terra. Affermano che tutto ciò che dicono e scrivono è “cibo spirituale al momento giusto” proveniente da Dio.
Poiché la Bibbia è completa, nessun cristiano oggi riceve la capacità miracolosa di saggezza o conoscenza, quindi l’unico modo per essere in grado di interpretare il testo della Bibbia è attraverso un’intima conoscenza delle lingue ebraica, aramaica e greca. E nessun membro del CD ha alcuna conoscenza di queste lingue bibliche. Per questo motivo, quando interpretano la Bibbia, sono sviati e quindi possono sviare gli altri insieme con loro.
Il capitolo 7 del mio libro “My Beloved Religion — And The Governing Body” (NOTA del traduttore: tradotto in italiano col titolo: “La mia benamata religione e il suo Corpo Direttivo” su Amazon; ndt) mostra come i membri del CD abbiano frainteso e distorto diverse parole greche. Hanno dato a queste parole significati e riferimenti che non hanno. La conseguenza di ciò è che la vita di decine di migliaia di Testimoni è stata rovinata perché disassociati sulla base di significati e riferimenti errati che il CD ha attribuito alle parole greche.
Un articolo che è un lampante esempio della scarsa conoscenza delle lingue bibliche originali da parte dei membri del CD è l’articolo “Chi è il “Re del Nord” oggi?” nell’edizione di studio de La Torre di Guardia di maggio 2020. Ci sono diversi errori in questo articolo, ma tratterò uno dei gravi errori che si trova a pagina 5 (nella citazione ho messo in maiuscolo un verbo):
«§10 A questo punto la profezia di Daniele fa riferimento a ciò che accadrà all’impero tedesco e alle sue forze militari. Parlando del re del nord, dice: “Non resisterà, perché trameranno complotti contro di lui. Gli stessi che mangeranno i suoi cibi prelibati causeranno la sua caduta” (Dan. 11:25b, 26a). Al tempo di Daniele tra coloro che mangiavano i “cibi prelibati” del re c’erano funzionari di corte “al servizio del re” (Dan. 1:5). A chi si riferisce la profezia? Ad alti funzionari dell’impero tedesco, tra cui generali e consiglieri militari dell’imperatore, che contribuirono a rovesciare la monarchia. Comunque, oltre a parlare della caduta dell’impero, Daniele predisse anche l’esito della guerra contro il re del sud. Riguardo al re del nord, la profezia dice: “Il suo esercito SARÀ SPAZZATO VIA, e molti cadranno uccisi” (Dan. 11:26b). Come predetto, nella Prima guerra mondiale l’esercito tedesco fu “spazzato via” e gli “uccisi” furono davvero molti. Quella guerra fece più vittime di qualsiasi altra guerra combattuta fino ad allora.» (Fine citazione).
Il versetto 11:26 parla del “re del nord”, che viene applicato all’impero tedesco nella prima guerra mondiale. La citazione dice che come adempimento di 11:26 l’esercito tedesco fu “spazzato via” — l’impero tedesco fu sconfitto nella prima guerra mondiale.
Il problema, tuttavia, è che la profezia in 11:26 dice l’esatto opposto di ciò che affermano i membri del CD. La conclusione del CD che si afferma nell’articolo si basa su una traduzione errata del versetto. Di conseguenza, poiché i membri del CD non capiscono l’ebraico e quindi non possono basare la loro interpretazione su un’analisi del testo ebraico, così hanno commesso questo grave errore.
Quella che segue è una mia traduzione letterale di Daniele 11:26 seguita poi sotto dalla traduzione TNM13 (TNM17, fatta dal CD):
«Quelli che mangeranno il suo cibo prelibato causeranno la sua rovina. Ma [1] il suo esercito strariperà [o: inonderà straripando, ndt] e molti cadranno uccisi.»
«Gli stessi che mangeranno i suoi cibi prelibati causeranno la sua caduta. “Il suo esercito sarà spazzato via, e molti cadranno uccisi.» (Com’è tradotto nella TNM17 in italiano).
Le differenze importanti nelle traduzioni riguardano il destino dell’esercito del re del nord. La mia traduzione mostra che questo esercito sarà vittorioso, mentre la NWT13 (TNM17 in italiano) mostra che questo esercito sarà sconfitto. Perché dico che la resa [traduzione, ndt] della NWT13 (TNM17) è sbagliata? Questo perché il verbo ebraico shatap (“straripare”) è all’imperfetto Qal della 3a persona singolare maschile. La radice Qal è attiva e non passiva, e questo è il punto cruciale. Tradurre questo verbo attivo con un verbo passivo inglese è indiscutibilmente sbagliato![2] Lo illustrerò di seguito.
Una proposizione può essere analizzata in due modi, grammaticalmente come predicato, soggetto, oggetto, o semanticamente come agente (l’attore) e paziente (colui su cui si agisce). Lo applicherò alle due proposizioni seguenti:
“Napoleone sconfisse la coalizione guidata dagli inglesi a Waterloo.”
“Napoleone fu sconfitto dalla coalizione guidata dagli inglesi a Waterloo.”
Nella proposizione attiva di cui sopra, “sconfitto” è il predicato, “Napoleone” è il soggetto e “la coalizione guidata dagli inglesi” è l’oggetto. Il soggetto è l’agente e l’oggetto è il paziente.
Nella seconda proposizione, l’espressione passiva “fu sconfitto” è il predicato e “Napoleone” è il soggetto. Non c’è alcun oggetto, ma “la coalizione a guida britannica” è l’avverbio. L’avverbio è l’agente e il soggetto è il paziente.
Non possiamo tradurre una proposizione attiva con una proposizione passiva perché ciò farebbe sì che l’agente e il paziente cambino posizione e quindi significato in una frase. In altre parole, colui che agisce, in una proposizione attiva, si trasforma in uno su cui si agisce in una proposizione passiva.
Nella traduzione inglese della NWT13 (e TNM17 italiana) di Daniele 11:26, il re del nord (presumibilmente l’impero tedesco) subisce e viene sconfitto. Nella mia traduzione invece, il re del nord (presumibilmente l’impero tedesco) è attivo e agisce su qualcun altro che non è identificato e sconfigge questo paziente non identificato.
Ma perché la NIV e altre traduzioni hanno una resa passiva così come la NWT13 (TNM17) in 11:26 se una tale resa è sbagliata? Per quanto riguarda la NIV, la ragione per la loro resa passiva è evidentemente la convinzione che Daniele contenga della storia già accaduta sotto mentite spoglie profetiche e che gran parte del capitolo 11 di Daniele descriva la storia del re siriano Antioco IV Epifane. Secondo questo punto di vista, 11:26 si riferisce al re egiziano Tolomeo VI Filometore. Poiché il suo esercito era stato sconfitto, era necessaria una traduzione passiva per esprimere questa sconfitta e custodire così la loro teoria.[3]
I membri del CD, che hanno curato la traduzione della NWT13 (TNM17), e i suoi traduttori ritengono invece che il libro di Daniele contenga profezie reali riguardanti il futuro! Quindi, questo non potrebbe essere il motivo della loro traduzione. Non lo so se il CD abbiano scelto la versione passiva per adattarsi alla loro nuova interpretazione di Daniele 11:26 o a causa della loro mancanza di conoscenza delle lingue bibliche. In entrambi i casi però, la loro traduzione è errata.
I membri del CD hanno ampliato il loro errore di traduzione, in 11:26, inserendo l’impero tedesco nel ruolo del re del nord nella prima guerra mondiale. Se l’impero tedesco fosse applicato alla traduzione corretta di Daniele 11:26, questo versetto equivarrebbe a una falsa profezia in quanto sembrerebbe aver predetto che l’Impero tedesco sarebbe stato il vincitore della prima guerra mondiale.
CONCLUSIONE
Essere servitori di Dio non dipende dall’educazione secolare di una persona. E molti cristiani oggi sono persone non istruite e comuni. Ciò che conta è una forte fede in Dio e nella Bibbia e la volontà di seguire gli esempi di Geova Dio e di Gesù Cristo, cioè una mente spirituale.
Tuttavia, in alcune situazioni, è necessaria una particolare educazione secolare. I traduttori della Bibbia, ad esempio, devono avere una profonda conoscenza dell’ebraico, dell’aramaico e del greco. E lo stesso vale per coloro che cercano di spiegare e interpretare il testo della Bibbia. I membri del Corpo Direttivo hanno tutto il potere sulle dottrine, sui beni e sul denaro dell’organizzazione. Ma la loro mancanza di conoscenza delle lingue originali impedisce loro di essere veri divulgatori della Bibbia. E la loro mancanza di modestia nel non riconoscere questa limitazione ha impedito loro di accettare input anche da altri Testimoni al di fuori della loro cerchia ristretta. I membri del CD lavorano insieme come gruppo, quindi almeno uno di loro dovrebbe avere una buona conoscenza delle lingue bibliche. Ma come ho detto non è così.
Il loro fallimento come divulgatori della Bibbia è chiaramente esemplificato dalla loro errata interpretazione del re del nord in Daniele 11:26. Secondo il CD, questo re era l’impero tedesco nella prima guerra mondiale che ha perso la guerra. Basano questa interpretazione sulla resa del versetto presente nella TNM13 inglese. Ma questa è una traduzione imprecisa, e la sua resa di 11:26 è sbagliata. È abbastanza ironico che il testo ebraico dica l’esatto opposto di quello che dice la NWT13 (e la TNM17 italiana), e cioè che il re del nord vinse la guerra. Quindi, se il re del nord in 11:26 si riferisce all’Impero tedesco, come afferma il CD, allora questo versetto sarebbe una falsa profezia perché i tedeschi hanno perso la guerra.
NOTE:
[1]. La congiunzione ebraica waw di solito è tradotta come “e”, legando così due elementi insieme. Ma la congiunzione può esprimere anche dei contrasti. Il contrasto nel versetto 26 è tra il re che sperimenterà la sua caduta e il suo esercito che ne risulterà vittorioso. Poiché “il suo esercito” sta prima del verbo, viene sottolineato, e questo dà forza al contrasto. Questo è mostrato nella traduzione mettendo “il suo esercito” prima della virgola, e quindi facendo riferimento ad esso usando il verbo “strariperà” che in italiano sottintende il pronome “esso”.
[2]. Alcune grammatiche, come “An Introduction to Biblical Hebrew Syntax” di B.K. Waltke e M O’Connor, sostengono che esiste un Qal passivo. A pagina 373, questa grammatica dice: “I masoreti riconoscevano Qal come una radice attiva, ma ci sono molte prove che anche l’ebraico biblico avesse una controparte passiva.” Questo può o non può essere il caso. Tuttavia, i pochi esempi forniti dalla grammatica hanno un diverso puntamento (vocalizzazione) rispetto ai verbi Qal. Il verbo shatap in 11:26 ha un normale puntamento Qal, avendo anche una consonante che segna la vocale “o”. Il verbo shatap nella radice di Qal con riferimento futuro ricorre tre volte in Daniele, e la NWT13 (TNM17) fornisce alle altre due forme una resa attiva: 11:10, 40: “spazzerà”. Tuttavia, in 11:22, il verbo shatap ricorre nella radice Nifal, che è la vera controparte passiva di Qal. La NWT13 (TNM17) rende correttamente questo verbo come “saranno spazzate via”. Questo mostra che se Daniele nel versetto 26 avesse voluto un significato passivo, avrebbe usato la stessa forma Nifal del versetto 22. Ma il suo uso della forma Qal mostra che il verbo era attivo.
[3]. Una discussione su come la NIV ha manipolato il testo di Daniele 11:26 si trova nel mio libro “When Was the Book of Daniel Written? A Philological, Linguistic, and Historical Approach” (Quando fu scritto il libro di Daniele? Un approccio filologico, linguistico e storico), alle pagine 214-216.