INTRODUZIONE
Poiché una persona che si dimetterà dai Testimoni di Geova sarà evitata e trattata come una disassociata, e poiché anche i bambini vengono disassociati ed evitati, il Governatore della contea di Oslo e Viken ha deciso che i Testimoni avrebbero perso i soldi dello Stato per l’anno 2021.
I Testimoni di Geova hanno inviato una lettera di appello datata 17 febbraio 2022. Uno dei principi fondamentali dei Testimoni di Geova è dire sempre la verità. Tuttavia, in questa lettera di ricorso i membri della filiale scandinava essi mentono al Governatore della contea. E il motivo evidentemente è di sorvolare su una delle procedure che hanno indotto il Governatore della Contea a negare ai Testimoni di ricevere il denaro dello Stato.
Ho scritto così una lettera al Governatore della contea sottolineando come i Testimoni hanno mentito e gli ho spiegato della disassociazione dei bambini. Di seguito è riportata una traduzione in inglese [italiano, ndt] di questa lettera.
Rolf J. Furuli dott. arte.
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Posta elettronica: rolf.furuli@sf-nett.no
12 marzo 2022
Statsforvalteren i Oslo og Viken
Postbook 325
1502 Moss
COMMENTI SULL’APPELLO DEI TESTIMONI DI GEOVA DEL 17 FEBBRAIO 2022
Poiché sono stato menzionato più volte, sia per nome che incluso nell’espressione “membri precedenti scontenti”, e la lettera afferma che il Governatore della contea ha tratto conclusioni sbagliate perché si è fidato delle mie interpretazioni della letteratura dei Testimoni di Geova, vorrei fare qualche commento.
L’ORDINE UFFICIALE DI EVITARE QUELLI CHE SONO STATI DISASSOCIATI E COLORO CHE SI SONO DISSOCIATI
Al punto 41 del ricorso si legge:
«Sembra che il Governatore della Contea non abbia capito la differenza tra chi si dissocia dalla confessione religiosa e uno la cui fede è diventata debole, e chi diventa meno attivo e smette di partecipare al culto. Un Testimone battezzato che smette di partecipare alle attività della congregazione (per esempio alle adunanze di congregazione o alla predicazione) non è visto come uno che si è dissociato, uno con il quale la congregazione non avrà alcun contatto.»
Quanto detto qui è corretto e l’ultima frase è particolarmente interessante. La congregazione non smetterà di avere contatti con uno la cui fede è diventata debole — e dalla frase seguente segue implicitamente che la congregazione eviterà chi si è dissociato. Ma poi c’è un’affermazione contraria nel paragrafo successivo, e questa affermazione è falsa. Noi leggiamo:
«D’altra parte, chi sceglie volontariamente di rifiutare la sua posizione spirituale come Testimone di Geova dissociandosi formalmente sarà rispettato per questo, e tutti nella congregazione hanno l’opportunità di usare la propria coscienza religiosa personale per scegliere se delimitare o evitare completamente qualsiasi contatto con questa persona.»
La citazione mostra che è la coscienza di ogni singolo Testimone che deciderà quanti contatti avrà con chi è disassociato o si è dissociato. Quello che dice la citazione è una menzogna.
Sono cauto in relazione all’uso della parola “menzogna” perché implica che la persona sappia che ciò che ha scritto non è vero. Ma in questa situazione, uso consapevolmente la parola “menzogna”. Lo stile della lettera suggerisce che sia stata scritta da René Stub-Christiansen, che è l’avvocato dei Testimoni di Geova, e il presidente Jørgen Pedersen ha firmato la lettera. Pedersen e io abbiamo lavorato insieme come anziani per due anni nella congregazione dei Testimoni di Geova di Majorstua a Oslo prima che la filiale si trasferisse in Danimarca e anche Pedersen si trasferisse in Danimarca. Il trattamento riservato a coloro che sono stati disassociati e a coloro che si sono dissociati è stato discusso nel corpo degli anziani della congregazione di Majorstu e tutti gli anziani sapevano quale fosse questo trattamento. Pertanto, so che Pedersen sa che evitare i disassociati e coloro che sono dissociati è un ordine ufficiale del Corpo Direttivo e che non c’è la coscienza di ciascun individuo che deciderà quanti contatti ciascuno avrà con queste persone. Ciò significa che Pedersen ha firmato qualcosa che sa essere una menzogna.
Mostrerò ora cosa racconta la letteratura dei Testimoni di Geova su questo caso. Fino all’anno 1981, un Testimone poteva dichiarare di non voler più essere un Testimone di Geova, e questa persona sarebbe stata trattata allo stesso modo di una persona la cui fede era diventata debole. Ciò significa che tutti potevano avere contatti con questa persona e non sarebbe stata evitata. Ma nel 1981, il Corpo Direttivo decise che una persona che non voleva più essere un Testimone, e che voleva dissociarsi, doveva essere evitata. Questa decisione è stata pubblicata nella Torre di Guardia inglese del 15 settembre 1981, pagina 23 [ediz. italiana w82 1/1 pp. 23-24 §§14, 16, ndt]. Per sottolineare espressioni importanti, uso il colore rosso: [ndt: metterò in MAIUSCOLO, ndt]
«§14 Uno che prima era un vero cristiano potrebbe rinunciare alla via della verità e dichiarare che non si ritiene più un testimone di Geova né desidera essere considerato tale. Quando questo raro fatto si verifica, la persona rinuncia alla sua posizione di cristiano, dissociandosi deliberatamente dalla congregazione. L’apostolo Giovanni scrisse: “Sono usciti da noi, ma non erano della nostra sorta; poiché se fossero stati della nostra sorta, sarebbero rimasti con noi”. — I Giov. 2:19.»
«§16 COLORO CHE MOSTRANO DI ‘NON ESSERE DELLA NOSTRA SORTA’ RINUNCIANDO DELIBERATAMENTE ALLA FEDE E ALLE DOTTRINE DEI TESTIMONI DI GEOVA DEVONO ESSERE GIUSTAMENTE CONSIDERATI E TRATTATI COME QUELLI CHE SONO STATI DISASSOCIATI PER TRASGRESSIONE.»
La Torre di Guardia del 15 luglio 1985, pagina 31, dice:
«Chi volontariamente abbandonava la congregazione cristiana diventava così parte dell’‘anticristo’. (I Giov. 2:18, 19)
«Chi si era dissociato volontariamente e formalmente dalla congregazione corrispondeva a questa descrizione. Ripudiando la congregazione di Dio e rinunciando deliberatamente alla via cristiana, si era reso apostata. Un cristiano leale non avrebbe voluto stare in compagnia di un apostata. Anche se erano stati amici, il trasgressore, ripudiando la congregazione con la sua apostasia, aveva rinnegato la base stessa dell’intimità con i fratelli. Giovanni fece ben capire che lui stesso non avrebbe voluto in casa sua qualcuno che non avesse ‘avuto Dio’ o che non fosse stato “della nostra sorta”.»
Notiamo che coloro che lasciano i Testimoni di Geova (dissociandosi) devono essere visti e trattati come coloro che sono stati disassociati. Il libro “Prestare attenzione a voi stessi e a tutto il gregge” (1991), scritto per gli anziani, dice a pagina 103:
«Giusto modo di considerare i disassociati e i dissociati: … DISASSOCIATI E DISSOCIATI VENGONO EVITATI da quelli che desiderano avere una buona relazione con Geova.» [Traduzione secondo l’edizione italiana, ndt].
La Torre di Guardia del 15 aprile 1988, pagina 27, dice:
«§10 Possiamo essere altrettanto sicuri che la disposizione di Dio, che impone ai cristiani di non frequentare il peccatore impenitente che è stato espulso, costituisce una protezione per noi…
«§11 Dio si rende sicuramente conto che il mettere in pratica le sue giuste leggi relative al TRONCARE I RAPPORTI CON I TRASGRESSORI coinvolge spesso i parenti e influisce su di loro. Come già menzionato, quando un trasgressore israelita veniva giustiziato, i familiari non potevano più avere contatti con lui. Anzi, se un figlio era ubriacone e ghiottone, i suoi genitori erano tenuti a portarlo davanti ai giudici e, se si mostrava impenitente, i genitori dovevano partecipare alla sua giusta esecuzione, ‘per togliere ciò che è male da Israele’. (Deuteronomio 21:18-21) Come si può comprendere, questa non doveva essere una cosa facile per loro. Immaginate anche come potevano sentirsi i fratelli, le sorelle o i nonni del trasgressore. Nondimeno, il fatto di mettere la lealtà al loro giusto Dio al di sopra degli affetti familiari poteva salvare loro la vita. …
«§14 La situazione è diversa se il disassociato o dissociato è un parente che vive fuori di casa o non è dell’immediata cerchia familiare. Potrebbe essere possibile non avere quasi nessun contatto col parente. ANCHE SE EVENTUALI QUESTIONI DI FAMIGLIA RICHIEDESSERO QUALCHE CONTATTO, È CERTO CHE QUESTI CONTATTI DOVREBBERO ESSERE MANTENUTI AL MINIMO, in armonia col principio divino di “non mischiarvi con alcuno che, chiamandosi fratello, sia un fornicatore [o colpevole di un altro peccato grave] . . . con un tale non dovete neppur mangiare”. — 1 Corinti 5:11, Versione Riveduta.»
Il libro “Mantenetevi nell’amore di Dio” (2008) pagine 34-35 e 207, dice:
«19 A volte può essere necessario troncare l’amicizia con qualcuno che faceva parte della congregazione. Questo si verifica se una persona viola impenitentemente la legge di Dio e viene disassociata, o se rinnega la fede insegnando false dottrine o dissociandosi dalla congregazione. La Parola di Dio ci dice chiaramente di ‘cessare di mischiarci in compagnia’ di persone del genere. (1 Corinti 5:11-13; 2 Giovanni 9-11) Può essere davvero difficile evitare un parente o qualcuno che forse era un nostro amico. Prenderemo una posizione netta, dimostrando così che per noi la lealtà a Geova e alle sue giuste leggi viene prima di tutto? Ricordiamo che Geova dà molta importanza alla lealtà e all’ubbidienza.»
«È DAVVERO NECESSARIO EVITARLO DEL TUTTO? SÌ, E PER DIVERSI MOTIVI.»
Il libro “Organizzati per fare la volontà di Geova” (2005), pagine 152, 153 dice:
«Se invece un cristiano sceglie di dissociarsi si farà il seguente breve annuncio per informare la congregazione: “[Nome e cognome] non è più testimone di Geova”. QUESTA PERSONA VERRÀ TRATTATA COME UN DISASSOCIATO.»
Le citazioni sopra mostrano che una persona che ha espresso che non vuole più essere un testimone di Geova (che si è dissociata) è trattata esattamente allo stesso modo di una disassociata. Ciò significa che i Testimoni interrompono ogni contatto con quella persona, non gli parlano e non la salutano. Nella Torre di Guardia del 15 aprile 1988 troviamo le parole “rifiutarsi di entrare in comunione con” e “eliminare i trasgressori”.
È importante per il trattamento del ricorso che il consulente sappia esattamente quale significato i Testimoni di Geova attribuiscono alle diverse espressioni. In inglese viene usata la parola «shun», che nella letteratura norvegese della Watchtower viene tradotta come “holde oss unna” [tenersi lontano da]. L’espressione “holde oss unna” è più debole e più ambigua di “shun”. Sia per il significato lessicale di “shun” che per il significato che i Testimoni attribuiscono alla parola tradurrò “shun” con il norvegese “sky” [stare completamente lontano da].
Il “Ministero del Regno” è un piccolo foglio stampato che i membri delle congregazioni ricevono mensilmente. Confronto il testo inglese e norvegese [e italiano, ndt] del documento dell’agosto 2002, pagina 4.
«12 Hvorfor det er best å være lojal mot Jehova: Det er flere fordeler ved at vi følger den bibelske ordning som går ut på at vi skal ekskludere overtredere som ikke angrer, og holde oss unna dem.»
«12 Benefits of Being Loyal to Jehovah: Cooperating with the Scriptural arrangement to disfellowship and shun unrepentant wrongdoers is beneficial.»
«12 Benefìci derivanti dalla lealtà a Geova: Cooperare con la disposizione scritturale della disassociazione ed evitare i trasgressori impenitenti reca benefìci.»
L’articolo descrive anche cosa significa evitare coloro che sono disassociati e dissociati.
«§3 Questo significa che i cristiani leali non intrattengono rapporti di natura spirituale con coloro che sono stati espulsi dalla congregazione. Ma c’è dell’altro. La Parola di Dio dice: “Non mangiando nemmeno con un tal uomo”. (1 Cor. 5:11) PERTANTO EVITIAMO ANCHE DI AVERE CONTATTI SOCIALI CON CHI È STATO ESPULSO. QUESTO SIGNIFICA CHE NON STAREMO CON LUI NÉ IN OCCASIONI COME PICNIC, FESTE E PARTITE DI PALLONE NÉ PER ANDARE IN UN CENTRO COMMERCIALE, A TEATRO O A MANGIARE A CASA O AL RISTORANTE.
«§4 Che dire del parlare a un disassociato? Sebbene la Bibbia non menzioni ogni possibile situazione, 2 Giovanni 10 ci aiuta a capire qual è il punto di vista di Geova: “Se qualcuno viene da voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non rivolgetegli un saluto”. A questo riguardo, La Torre di Guardia del 1° gennaio 1982, pagina 25, dice: “UN SEMPLICE SALUTO PUÒ ESSERE IL PRIMO PASSO CHE PORTA A UNA CONVERSAZIONE E FORSE ANCHE A UN’AMICIZIA. VORREMMO FARE QUESTO PRIMO PASSO CON UN DISASSOCIATO?” [Ndt: L’edizione inglese dice: “A simple ‘Hello’ to someone can…”, cioè: “Un semplice ‘Ciao’…”; ndt].
«… §9 Parenti che non vivono sotto lo stesso tetto: “La situazione è diversa se il disassociato o dissociato è un parente che vive fuori di casa o non è dell’immediata cerchia familiare”, spiega La Torre di Guardia del 15 aprile 1988, pagina 28. “Potrebbe essere possibile non avere quasi nessun contatto col parente. Anche se eventuali questioni di famiglia richiedessero qualche contatto, è certo che questi contatti dovrebbero essere mantenuti al minimo”, in armonia con il comando divino di “cessar di mischiarvi in compagnia di qualcuno” che è un peccatore impenitente. (1 Cor. 5:11) I CRISTIANI LEALI CERCHERANNO DI NON STARE INUTILMENTE IN COMPAGNIA DI UN TALE PARENTE E DI MANTENERE ANCHE GLI EVENTUALI RAPPORTI COMMERCIALI AL MINIMO. — Vedi anche La Torre di Guardia del 1° gennaio 1982, pagine 29-30.»
La Torre di Guardia di ottobre 2017, pagina 16, mostra altre aree in cui non dovrebbero verificarsi contatti con persone disassociate e dissociate:
«§19 Rispettiamo la disciplina di Geova. Anche se in un primo momento può causare dolore, la disciplina di Geova produce i migliori risultati a lungo termine per tutti, compreso il trasgressore. (Leggi Ebrei 12:11.) Geova, ad esempio, ci comanda di ‘cessar di mischiarci in compagnia’ di peccatori che non si pentono (1 Cor. 5:11-13). ANCHE SE QUESTO POTREBBE FARCI SOFFRIRE, DOBBIAMO EVITARE CONTATTI NON NECESSARI CON UN FAMILIARE DISASSOCIATO ATTRAVERSO TELEFONATE, MESSAGGI, LETTERE, E-MAIL O SOCIAL NETWORK.»
L’affermazione dei Testimoni di Geova è che quanti contatti un membro della congregazione avrà con una persona disassociata o dissociata è deciso dalla coscienza di ciascuno. Questa è una menzogna vera e propria! Le citazioni di cui sopra mostrano che la richiesta del Corpo Direttivo è che ogni Testimone deve interrompere ogni contatto con coloro che sono stati disassociati e che sono dissociati, cioè di evitarli. Questo non è un problema in cui la coscienza di ciascuno può decidere cosa fare. L’unica eccezione è il contatto che è impossibile evitare, ad esempio il contatto sul posto di lavoro.
LA PUNIZIONE PER NON AVER EVITATO PERSONE DISASSOCIATE E DISASSOCIATE
Il comando di evitare coloro che sono stati disassociati è stato rigorosamente applicato dal 1952, quando è stato introdotto, e dal 1981 sono state incluse anche le persone dissociate. La Torre di Guardia (inglese) del 1 luglio 1963, pagine 413, 414 [ediz. italiana w63 15/12 pp. 761-762], mostra che la punizione di chi non evita coloro che sono disassociati può essere che la persona stessa sarà disassociata:
«Perciò i membri della congregazione non si assoceranno al disassociato, né nella Sala del Regno né altrove. NON CONVERSERANNO CON LUI NÉ MOSTRERANNO IN ALCUN MODO DI NOTARLO. SE IL DISASSOCIATO TENTA DI PARLARE AD ALTRI NELLA CONGREGAZIONE, ESSI DOVRANNO ALLONTANARSI DA LUI. In tal modo, capirà pienamente l’entità del suo peccato. Altrimenti, se tutti parlassero liberamente col trasgressore, egli sarebbe portato a pensare che la sua trasgressione non era una cosa tanto grave. [Ndt: L’inglese dice letteralmente: “such a terrible thing”, cioè: “una cosa così terribile”; ndt].
«Quando uno ignora la misura della disassociazione e continua ad associarsi al disassociato, mostra il suo errato atteggiamento verso le leggi di Geova. Egli, in effetti, mostra di sostenere il trasgressore e di pensare che le leggi di Geova non abbiano valore. QUANTO SIA SERIO NON RISPETTARE LA PROCEDURA DELLA DISASSOCIAZIONE LO SI COMPRENDE QUANDO È DETTO CHE EGLI “PARTECIPA” ALLE OPERE MALVAGE DEL DISASSOCIATO. REALMENTE, COLUI CHE DELIBERATAMENTE NON RISPETTA LA DECISIONE DELLA CONGREGAZIONE RISCHIA DI ESSERE A SUA VOLTA DISASSOCIATO PERCHÉ CONTINUA AD ASSOCIARSI A TALE INDIVIDUO. Poiché è messo nella stessa categoria del disassociato, dato che “partecipa”, è ragionevole che si debba prendere la stessa misura verso il dissenziente. Anch’egli può essere allontanato dal favore di Geova e dalla sua visibile organizzazione.
«Che cosa si deve fare se un disassociato e un membro della congregazione lavorano nello stesso luogo per l’impiego secolare? Possono in tal caso avere associazione, dal momento che il lavoro può richiedere che si parlino? Anche in tal caso, si tratta di riconoscere la mutata condizione del disassociato. BENCHÉ SIA PERMESSO CONVERSARE NELLA MISURA NECESSARIA PER ASSOLVERE LE FUNZIONI DEL LAVORO, NON È APPROPRIATO ASSOCIARSI NEL SENSO DI PARLARE LIBERAMENTE, SENZA TENER CONTO DELLA SUA CONDIZIONE. Sarebbero considerate solo le cose necessarie relative al lavoro, mai questioni spirituali o altre questioni che non sono nella categoria delle cose necessarie per il lavoro secolare. Se i rapporti necessari sono troppo frequenti e intimi, IL CRISTIANO PUÒ CONSIDERARE DI CAMBIARE L’IMPIEGO per non andare contro la propria coscienza.» — [Fine citazione, ndt].
Che una persona sarà punita per non aver evitato le persone disassociate e dissociate è ripetuto nel libro per anziani “Pascete il gregge di Dio” 12.17 (1):
«Stare senza necessità in compagnia di persone disassociate o dissociate: Stare deliberatamente, regolarmente e senza necessità in compagnia di persone disassociate o dissociate che non siano propri parenti pur avendo ricevuto ripetuti consigli richiederebbe un’azione giudiziaria (Matt. 18:17b; 1 Cor. 5:11, 13; 2 Giov. 10, 11; lvs pp. 39-40).» (Il corsivo è nell’originale).
LE PAROLE DEL LIBRO PER ANZIANI DEL 2019 SONO UNA CHIARA PROVA CHE QUANDO I TESTIMONI DI GEOVA AFFERMANO CHE È LA COSCIENZA RELIGIOSA DI OGNI MEMBRO DELLA CONGREGAZIONE A DECIDERE SE LIMITERÀ IL CONTATTO O NON AVRÀ ALCUN CONTATTO CON UNA PERSONA DISASSOCIATA O DISSOCIATA, QUESTA È UNA MENZOGNA. I MEMBRI DELLA CONGREGAZIONE NON POSSONO AVERE ALCUN CONTATTO CON UNA PERSONA DISASSOCIATA O DISSOCIATA SENZA ESSERE PUNITI CON LA DISASSOCIAZIONE.
L’unica eccezione è ‘associazione necessaria’ che è l’opposto di ‘associazione non necessaria’. Qual è il significato di questa espressione lo si può vedere nell’ultimo paragrafo della citazione del 1963, sopra citata. Può essere accettato il contatto occasionale con una persona disassociata o dissociata strettamente necessario in relazione al lavoro. E in relazione a parenti che non vivono nella stessa casa, l’apertura di un testamento è stata menzionata nella Torre di Guardia come un esempio di associazione necessaria. Come persona che ha servito come anziano per 56 anni, posso confermare che solo le situazioni eccezionali sopra menzionate possono essere eccezioni alla regola secondo cui non possono esserci contatti con persone disassociate o dissociate.
Il libro per gli anziani mostra che la punizione per l’associazione non necessaria con familiari disassociati o dissociati non deve essere severa come l’associazione con coloro che non sono membri della famiglia. Il punto 12.17 (2) dice:
«Se è risaputo che un proclamatore della congregazione sta senza necessità in compagnia di parenti disassociati o dissociati che non vivono nella stessa casa, gli anziani dovrebbero dargli consigli e ragionare con lui usando le Scritture. Analizzate con la persona le informazioni del libro “Come rimanere nell’amore di Dio”, pagina 241.[1] Se è chiaro che un cristiano sta violando sotto questo aspetto lo spirito della disassociazione e non reagisce positivamente ai consigli, non sarebbe idoneo per ricevere privilegi nella congregazione, per i quali invece deve essere esemplare. La questione non richiederebbe un comitato giudiziario a meno che la persona non continui ad avere uno scambio di argomenti spirituali col disassociato o critichi apertamente la decisione di disassociarlo.»
L’espressione “trattare giudizialmente” significa che la persona sarà disassociata se non cambia atteggiamento. Un padre non sarà disassociato se fa visita al figlio adulto, ma la sua punizione è che perde i suoi privilegi nella congregazione. Se, per esempio, è un servitore di ministero o un anziano, perderà questi privilegi. Tuttavia, non è necessario che ci siano molte azioni sbagliate prima che venga disassociato. Se, per esempio, continua a parlare con suo figlio della Bibbia, sarà disassociato.
Dalle citazioni di cui sopra, comprese quelle del libro per anziani del 2019, vediamo chiaramente che il Corpo Direttivo ha chiesto che i membri della congregazione evitino coloro che sono disassociati o dissociati e che devono tagliare qualsiasi associazione, tranne in situazioni speciali. L’affermazione della lettera di appello dei Testimoni di Geova secondo cui tutti i Testimoni devono “usare la propria coscienza religiosa personale per scegliere se delineeranno o eviteranno completamente qualsiasi contatto con questa persona” è semplicemente una menzogna.
Ciò significa che i membri della congregazione non hanno la libertà di dimettersi dalla congregazione. La punizione per le dimissioni indica che c’è una grande pressione sui membri per non dimettersi. Lui o lei sa che esprimendo che non vuole più essere un testimone di Geova, sarà in realtà disassociato e sarà evitato da tutti. Il tentativo dei Testimoni di Geova di sorvolare su questa realtà affermando che non vi è alcuna richiesta da parte dell’organizzazione che coloro che si dissociano debbano essere evitati, ma che questo dipende dalla coscienza di ciascuno, è completamente smentito dalle citazioni che ho usato.
BAMBINI E DISASSOCIAZIONE
La mia opinione è che la discussione del caso sul “controllo sociale negativo” nell’appello dei Testimoni di Geova non sia chiara. Questo è tipico delle lettere che i Testimoni di Geova hanno scritto al Governatore della contea che contengono molte informazioni relative all’eccellenza dei Testimoni e al numero di vittorie in tribunale che hanno ottenuto, cosa che ha poco a che fare con la questione in discussione. Ma il nocciolo della questione non viene discusso. Non cercherò di interpretare la legge, ma farò alcune osservazioni sulla disassociazione dei bambini.
La mia esperienza è che non c’è posto migliore per crescere un bambino che in una famiglia di testimoni di Geova. I genitori trascorrono molto tempo insieme al bambino, gli danno tempo per giocare e per stare insieme agli altri bambini e aiutano il bambino a sviluppare la sua personalità in modo equilibrato. Su questo punto, concordo con quanto dicono i Testimoni di Geova.
Tuttavia, i membri del Corpo Direttivo hanno una visione estrema dei bambini in un ambito specifico, vale a dire, in relazione al battesimo.[2] I bambini di appena dieci anni sono incoraggiati a battezzarsi, il che significa che molti bambini vengono battezzati testimoni di Geova. La mia opinione è che solo raramente una persona che non è almeno nella tarda adolescenza sarà abbastanza matura da dedicarsi a Dio ed essere battezzata. I bambini crescono continuamente e cambiano, e poiché ci sono molti bambini che vengono battezzati, molti bambini faranno azioni sbagliate e saranno disassociati.
I Testimoni di Geova sono riusciti a trovare solo una persona al di sotto dei 18 anni che è stata disassociata: questa persona aveva 17 anni. Con questo i Testimoni di Geova vogliono dire forse che questo dimostra che i bambini non sono disassociati in Norvegia? Diamo un’occhiata più da vicino a questa cosa. La mia comprensione della decisione del Governatore della contea è che il sistema che i Testimoni di Geova hanno in relazione ai bambini e alla disassociazione, secondo cui i bambini disassociati non possono avere alcun contatto con la famiglia e gli amici, è proprio ciò che significa “controllo sociale negativo”.
Poiché i Testimoni di Geova possono trovare solo una persona al di sotto dei 18 anni che è stata disassociata, chiedo loro a quale periodo si riferiscono. Tutti i corpi degli anziani in Norvegia hanno ricevuto una lettera dalla filiale in Norvegia datata 23 settembre 1992. E questa lettera diceva in parte:
«La Società non ha un archivio di coloro che sono stati disassociati e coloro che hanno lasciato informazioni personali. Questo archivio è stato distrutto nel 1989 quando è diventato chiaro che secondo la legge era necessaria un’autorizzazione per avere un tale archivio. Trascorso tale tempo, la Società ha continuamente distrutto i moduli S-77-N e S-79a quando sono stati ricevuti dalle congregazioni e sono stati letti per verificare che i casi siano stati trattati secondo le linee guida.
«Tuttavia, la Società non considerato le buste da lettera con le informazioni sui disassociati e su coloro che si sono trasferiti che le congregazioni conservano come bisognose di autorizzazione. Ma il Datatilsynet non è d’accordo e pertanto dobbiamo chiedere l’autorizzazione.» — [Fine citazione, ndt].
Notiamo che la filiale non disponeva di un archivio con informazioni personali prima del 1992 e le informazioni personali che la Società riceveva in relazione alla disassociazione venivano continuamente distrutte. Oggi le informazioni personali sulle persone disassociate non sono conservate presso la filiale ma negli archivi riservati delle congregazioni e la filiale non ha accesso a queste informazioni.
Secondo il libro per anziani “Pascete il gregge di Dio” (2019) 22.22-27, particolari informazioni in relazione a una disassociazione devono essere inserite in una busta sigillata e questa busta deve essere conservata nell’archivio riservato della congregazione. Questa busta deve essere aperta solo se una persona chiede la reintegrazione o c’è un motivo speciale per questo. Il punto 22.26 dice circa la conservazione delle buste:
«Le buste sigillate contenenti informazioni su persone che non sono state riassociate dovranno essere conservate a tempo indeterminato. Se sono trascorsi cinque anni interi dalla riassociazione, o se la persona è deceduta, generalmente il materiale archiviato dovrà essere distrutto a meno che il caso non riguardasse un’accusa di abusi sessuali su minori o un matrimonio adulterino o il comitato non ritenga di doverlo conservare per qualche altra ragione.» — [Fine citazione, ndt].
La Torre di Guardia a volte ha fornito il numero totale di persone disassociate durante un anno, e i numeri mostrano che circa lo 0,8% dei Testimoni viene disassociato ogni anno. Ciò significa che dall’anno 2000 più di un milione di Testimoni sono stati disassociati nel mondo e circa 2.000 in Norvegia. Le statistiche mostrano che ben il 70% di coloro che sono stati disassociati vengono reintegrati. Ma circa il 20% di questi evidentemente hanno chiesto la reintegrazione solo per avere contatti con la famiglia e gli amici, perché [dopo il reintegro, ndt] questi sono raramente presenti alle adunanze e non predicano.
I numeri di cui sopra suggeriscono che circa 1.400 persone sono state reintegrate in Norvegia dall’anno 2000. La mia domanda è quali informazioni ha la filiale riguardo all’età dei 600 che nel periodo menzionato non sono stati reintegrati e sui 1.400 che sono stati reintegrati. Dubito che la filiale scandinava in Danimarca abbia informazioni sull’età di tutti questi. Se la filiale non dispone di informazioni, non è possibile sapere quanti bambini sono stati disassociati. Ma se la filiale ha un archivio con informazioni personali che includono l’età delle persone menzionate, allora la filiale dovrebbe fornire il numero di quanti bambini sono stati disassociati dall’anno 2000.
Conosco diversi casi in cui i bambini sono stati disassociati, ma non ho preso appunti o statistiche al riguardo. So che erano bambini, ma non conosco l’età esatta in cui furono disassociati. Pertanto, non posso fare riferimento a questi bambini. Tuttavia, ho ricevuto alcune informazioni su bambini che sono stati disassociati con nome, congregazione ed età. Non vogliono essere identificati a causa delle loro famiglie, quindi posso solo dare alcune informazioni. Cito due ragazze di 17 anni e un ragazzo di 15 o 16 anni della Norvegia meridionale, una ragazza di 15 anni e un ragazzo di 13 anni della Norvegia centrale. Il padre del ragazzo si oppose alla disassociazione, e quindi lui stesso fu disassociato.
LA MIA SITUAZIONE PERSONALE
Ci sono diversi riferimenti a me nella lettera di appello, sia menzionando il mio nome che includendomi nell’espressione “ex testimoni scontenti”. Porto alcune citazioni che commenterò. Il punto 148 mi include nell’espressione “EX CREDENTI SCONTENTI” e il punto 151 dice di me e di altri: “HANNO LASCIATO I TESTIMONI DI GEOVA DI LORO SPONTANEA VOLONTÀ, E NESSUNO LI HA OSTACOLATI.”
Non sono “un ex credente” e non ho “lasciato i Testimoni di Geova di mia spontanea volontà”. Divenni Testimone di Geova nel 1961 e ho servito 56 anni come anziano. Durante questo periodo, ho sollevato diverse domande che ritenevo sbagliate con i leader dell’organizzazione, comprese le due questioni che erano la ragione per cui i Testimoni di Geova hanno perso i soldi dello Stato.
Poco tempo dopo il 1981, quando il Corpo Direttivo decise che coloro che si erano dimessi erano malvagi e dovevano essere evitati, ho sollevato questo problema con i leader in Norvegia. Ho fatto notare che questa nuova procedura era un attacco alla libertà religiosa dei Testimoni perché venivano trattati come coloro che venivano disassociati quando volevano andarsene. Ma il mio punto di vista è stato respinto. Più tardi ho sollevato questa domanda con Bent Arntsen, che era uno dei leader e un mio amico personale. Gli ho detto che se continuiamo a trattare coloro che si dimettono come disassociati, potremmo perdere i soldi dello Stato. “Non lo cambieremo mai, quindi se perdiamo i soldi, perdiamo i soldi”, fu la sua risposta. Ho anche sollevato la questione del battesimo dei bambini e ho sostenuto che è decisamente sbagliato battezzare i bambini prima che diventino adolescenti o quando sono all’inizio della loro adolescenza. Ma le mie argomentazioni sono state respinte.
Dopo l’anno 2010, i membri del Corpo Direttivo si sono dati poteri illimitati e operano oggi come dittatori. Tutto ciò che dicono e scrivono è visto come qualcosa che viene da Dio, e se qualcuno non è d’accordo con un’interpretazione del Corpo Direttivo, può essere disassociato. Il Corpo Direttivo ha preso durante il 21° secolo diverse decisioni che contraddicono definitivamente la Bibbia. E poiché le argomentazioni che ho fatto ai leader contro queste decisioni sono state respinte, l’unica possibilità che ho visto per sottolineare l’abuso di potere del Corpo Direttivo e le loro decisioni non bibliche è stata quella di scrivere il libro “La mia benamata religione e il suo Corpo Direttivo”. [Disponibile in italiano su Amazon, ndt]. Prima che il libro fosse pubblicato, ne inviai una copia al Corpo Direttivo e scrissi che se il Corpo avesse iniziato a cambiare le decisioni che violavano la Bibbia, il libro non sarebbe stato pubblicato. Questo però è stato respinto e i membri del Corpo Direttivo non ebbero nulla a che fare con me. Dopo la pubblicazione del libro, sono stato disassociato.
Il capitolo 1 del libro mostra in dettaglio che l’unica religione al mondo le cui dottrine di base sono direttamente basate sulla Bibbia sono i Testimoni di Geova. Condivido la fede dei Testimoni di Geova, ad eccezione di alcune delle nuove decisioni che il Corpo Direttivo ha preso durante il 21° secolo che violano la Bibbia, compreso il sistema di disassociazione e che il Corpo Direttivo ha potere dittatoriale. Sostengo e difendo i Testimoni di Geova, tranne le decisioni che contraddicono la Bibbia e che hanno rovinato la vita di decine di migliaia di Testimoni. Non sono un avversario o un oppositore, e non sono assolutamente impegnato in una crociata contro i Testimoni di Geova, perché è la religione dei Testimoni di Geova che è la “”La mia benamata religione”. [In inglese: “My Beloved Religion”, dal titolo del suo libro; ndt].
IL MIO RUOLO IN RELAZIONE AL CASO SULLA PERDITA DI DENARO DELLO STATO
I Testimoni di Geova scrivono del mio ruolo in relazione alla loro perdita di denaro dallo stato norvegese per l’anno 2021:
«140. L’unico motivo per cui il Governatore della Contea ha preso una decisione così drastica contro i Testimoni di Geova è evidentemente sulla base di UN PAIO DI DENUNCE DI PRECEDENTI TESTIMONI SCONTENTI, CHE NON HANNO DESCRITTO LE PROPRIE ESPERIENZE MA SOLO SITUAZIONI IPOTETICHE.
«140. (147) Le persone che si battono attivamente a favore di punti di vista religiosi contrastanti sono state pesantemente coinvolte in questo caso… NÉ ROLF FURULI NÉ JAN FRODE NILSEN SONO STATI PERSONALMENTE COLPITI DALLA SITUAZIONE IPOTETICA DI CUI SI LAMENTANO.» — [Fine citazione; ndt].
Sia chiaro: non mi sono mai lamentato dei Testimoni di Geova e non ho mai fatto riferimento a ‘situazioni ipotetiche’. La mia prima lettera al Governatore della contea è stata scritta perché i Testimoni di Geova avevano scritto una lettera con informazioni false. Non ho usato la parola “menzogna” perché non sapevo se colui che ha scritto la lettera sapeva di aver fornito informazioni false: i Testimoni scrivono solo ciò che il Corpo Direttivo ordina loro di scrivere. La mia lettera non aveva nulla a che vedere con i soldi dello Stato e non conteneva ‘situazioni ipotetiche’. I Testimoni di Geova hanno commentato la mia lettera senza rispondere alle mie domande che ho posto in quella lettera.
I Testimoni di Geova hanno scritto diverse lettere al Governatore della Contea, e ancora una volta ho indicato le informazioni false e non ho fatto riferimento a situazioni ipotetiche. Il motivo per cui il Governatore della Contea ha avviato le indagini sui Testimoni di Geova era che i Testimoni avevano scritto lettere con informazioni false e che io e altri avevamo corretto queste informazioni. Il Governatore della contea voleva sapere se le correzioni che io e altri avevamo scritto erano vere. Perciò il Governatore della contea esaminò la letteratura dei Testimoni.
L’autore della lettera dei Testimoni di Geova non ha la capacità di fare una discussione accademica equilibrata sui dati. Usa espressioni che non avrebbe potuto usare in un caso giudiziario. Lui scrive:
«126. (126) Il comma 6 della legge prevede che la decisione del Governatore della Contea debba basarsi su prove, e non solo su PRETESE NON PROVATE di precedenti membri scontenti, e assolutamente non sulla base della letteratura religiosa di una confessione religiosa.
«127. (134) Le OPINIONI SOGGETTIVE di due o forse tre precedenti Testimoni di Geova scontenti non possono essere viste come prove. Vedi sotto.
«128. (13) L’indagine è stata avviata a causa delle lettere dello stesso scontento precedente Testimone di Geova. Basava le sue lamentele esclusivamente sulle sue interpretazioni teologiche di estratti da pubblicazioni religiose selezionate dei Testimoni di Geova.
«129. (88) La decisione del Governatore della Contea si basa solo su un’interpretazione illegale (e sostanzialmente errata) di selezioni dalle pubblicazioni religiose dei Testimoni di Geova.
«130. (118) In terzo luogo, il governatore della contea ha valutato e interpretato citazioni dalle pubblicazioni religiose dei Testimoni di Geova e tratto conclusioni (spesso errate) sulla fede e la pratica dei Testimoni di Geova.»
In queste citazioni troviamo le espressioni “pretese non provate”, “opinioni soggettive”, “interpretazioni teologiche”, “interpretazioni sostanzialmente errate” e “spesso trae conclusioni errate”. Quale sarebbe stata una discussione accademica equilibrata? Che l’autore della lettera avesse dimostrato in modo concreto quali fossero le affermazioni non dimostrate, le opinioni soggettive e le interpretazioni errate! Tuttavia, nelle lettere al Governatore della Contea i Testimoni di Geova non discutono i fatti concreti che ho indicato, e non rispondono nemmeno alle mie domande che potrebbero illuminare le questioni.
Darò un esempio di una discussione accademica equilibrata sui dati. I Testimoni di Geova scrivono:
«98. Come mostrato sopra, i “legami religiosi” tra chi è disassociato o dissociato cambiano, ma “i legami familiari non finiscono. E il matrimonio e la vita familiare continuano”. In altre parole, il normale rapporto familiare in casa continua. SE I NONNI, LE ZIE, GLI ZII, I CUGINI E GLI AMICI SONO TESTIMONI DI GEOVA, È QUALCOSA CHE OGNUNO DEVE DECIDERE COME SEGUIRE I PRINCÌPI BIBLICI PERTINENTI.»
Non seguirò il solito metodo dei Testimoni di Geova e dirò solo che il testo in rosso [MAIUSCOLO; ndt] non è vero. Ma una discussione accademica equilibrata richiede che io faccia affermazioni concrete. Che non sia “qualcosa che ognuno deve decidere come seguire i pertinenti princìpi biblici”, che ciascuno possa decidere quanto contatto avrà con la persona disassociata o dissociata, è una menzogna. Non possono scegliere di avere un contatto con la persona senza essere puniti. Alle pagine 1-12 mostro con citazioni che il Corpo Direttivo ha ordinato ai Testimoni di evitare una persona disassociata o dissociata, e questo include i parenti che non vivono nella stessa famiglia della persona disassociata o dissociata. Le pagine citate rappresentano una equilibrata discussione accademica sui dati. Come possono i Testimoni di Geova commentare ciò che ho scritto qui in modo accademico ed equilibrato? Se sono dell’opinione che ho frainteso qualcosa, possono mostrare in modo concreto ciò che ho frainteso.
ADDENDUM
Mentre scrivevo questa lettera, ho ricevuto un’e-mail da una donna che era cresciuta come Testimone e che si era battezzata quando aveva 14 anni. Non è disassociata, ma non è più una Testimone attiva. Ha fatto alcuni commenti sul mio articolo sul battesimo dei bambini e sul lavoro dei bambini a cui mi riferisco alla nota 2. Ciò che descrive è ciò che molti Testimoni hanno sperimentato, e quindi cito ciò che ha scritto.
«Lettera di ringraziamento
A Rolf Furuli
Vorrei ringraziarti ancora una volta per quanto hai scritto sul “lavoro minorile” e sul lavoro religioso dei giovani.[3]
Ho letto gli esempi a cui ti riferisci, ed erano anche più giovani di me.
Ho iniziato come pioniera ausiliaria regolare quando avevo 14 anni quando ancora frequentavo la scuola media (19..19..). Ho continuato a fare la pioniera regolare quando avevo 16 anni (19—19–). Pertanto, non ho frequentato il liceo come i miei amici coetanei.
Avevo promesso a Dio quando avevo 12 anni che avrei servito come pioniera per il resto della mia vita.
Assemblee che mi hanno influenzato: Il discorso “Non viviamo per noi stessi”. Questo testo era come una luce acuta che brillava su di me.
Gli altoparlanti hanno anche gridato ad alta voce:
“Chi siete voi ragazzi che osate sedervi alla vostra scrivania in classe quando arriverà Armagheddon?”
“Chi sei tu che puoi dire nella tua preghiera a Dio ‘Non posso essere un pioniere’?”
Quando descrivi questo come un lavoro religioso che è una responsabilità troppo pesante per i minori, so che è vero. Mi sento come una che è stata completamente abituata alla stanchezza. Tutte le mie energie da giovane sono state utilizzate nel servizio a tempo pieno e non sono stata in grado di prendermi cura di me stessa.
Ero senza spirito. E per tutto il tempo in cui io, da giovane, sono stata una pioniere, ho provato angoscia ed ero depressa. E a volte avevo anche pensieri suicidi. Ho sentito di essere stata catturata e mentalmente mi sono spinta all’estremo, affinché non avessi la “colpa del sangue”.
Spesso camminavo da sola per strada e mi piaceva parlare con persone che non conoscevo. Ho fatto molti studi biblici e ho aiutato diverse persone a conoscere “la verità”.
Ma da adulta, ho avuto problemi a ricordare cosa “è successo” perché i miei genitori dicevano: “Eri così seria ed era impossibile fermarti.” Sento che tutta quella colpa è riposta su di me a causa delle mie scelte quando ero bambina e giovane.
Ma sento fortemente che non è stata colpa mia. Pertanto, quando hai scritto sul lavoro minorile, sono diventata così grata. Ero solo una bambina quando ho iniziato come predicatrice. E mi sono pressata così tanto da giovane che ho avuto un’emicrania.
Non mi sono fermata prima di aver sbattuto la testa contro il muro. Allora avevo 21 anni. In quel momento mi sono resa conto che non potevo gestire la mia vita in modo efficace senza istruzione. Poi avevo 21 anni e ho iniziato a frequentare le superiori solo a quell’età.
Tanti saluti da una che non riesce più a portare tante responsabilità e sensi di colpa, e che è felice per tutto ciò che scrivi sul tuo sito web che allevia il mio dolore – e ora capisco molto di più.
Con questa e-mail concludo i miei commenti sull’appello dei Testimoni di Geova riguardo alla decisione del Governatore della contea.
NOTA:
[1]. Il libro dice: “Chi commette un peccato grave e poi non si pente e non vuole seguire le norme di Geova non può più fare parte della congregazione. Deve essere disassociato. Quando qualcuno viene disassociato, non abbiamo più rapporti con lui e smettiamo di parlargli (1 Corinti 5:11; 2 Giovanni 9-11).”
[2]. Il punto di vista del Corpo Direttivo sul battesimo e sul lavoro minorile è discusso nell’articolo “Abuso sui minori — la responsabilità del Corpo Direttivo” sul mio sito web (https://mybelovedreligion.no/category/disfellowshipping/the-governing-body-2/).
[3]. L’espressione “pioniere” si riferisce a una persona che si è impegnata a dedicare la maggior parte del suo tempo alla predicazione del Regno di Dio. L’espressione “pioniere ausiliario” si riferisce a colui che si è impegnato a impiegare gran parte del suo tempo come predicatore. Sia i pionieri che i pionieri ausiliari sono nominati al servizio dalla loro congregazione. L’espressione “colpa del sangue” è usata nella letteratura della Watchtower per le persone che non predicano agli altri. Colui a cui non è stato predicato non servirà Dio. E quindi, quando sarà ucciso nella grande tribolazione, colui che non gli ha predicato, ha qualche colpa in relazione alla sua morte. Questa è la “colpa del sangue”.